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Troncatrici con pianetto: quale scegliere?

24 Ottobre 2018

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Le troncatrici con pianetto sono particolarmente diffuse in Italia e nelle regioni del Nord Europa come Svezia e Norvegia, mentre non sono utilizzate in Germania dove vengono preferite le macchine a trazione. Per questa ragione le troncatrici a due lavorazioni prodotte in Italia sono le migliori.

Il pianetto superiore permette l'uso accessorio di rifilatura di listelli, stecche, listoni e tavole ed è generalmente la prima “macchina” alla quale si approcciano gli hobbisti e fa parte dell’attrezzatura di base necessaria sia ai falegnami che ai parquettisti.

Le troncatrici con pianetto sono equipaggiate con due tipi di motore :

  • a spazzole sono generalmente utilizzate fuori dal laboratorio per la loro leggerezza

  • ad induzione

Le parti fondamentali che compongono le troncatrici con pianetto sono: la tavola, lo snodo, il fissaggio delle sponde, il sollevamento del pianetto, la guida del pianetto. Macchine che abbiano un’elevata cura di realizzazione in questi particolari daranno all'utilizzatore sicuramente grosse soddisfazioni.

Le tavole rotanti sono realizzate per iniezione oppure tramite la lavorazione con macchine CNC di fusioni in terra. Quest’ultime sono estremamente più precise ed il loro sistema di bloccaggio alle angolature richieste garantisce una perfetta ripetitività dei gradi ottenuti. Sul bloccaggio della tavola una buona macchina deve avere un eccentrico che consenta di ripristinare la precisione originaria in caso di necessità. Le tavole realizzate in pressofusione sono più leggere ma il sistema di bloccaggio degli angoli non riesce a garantire la precisione: di solito si ricorre ad una sfera spinta in una sede di alloggiamento tenuta in posizione da una molla; l’elasticità della molla causa dei piccoli spostamenti e la precisione del taglio si modifica ogni volta che la tavola viene spostata. È necessario fare molta attenzione a questo aspetto poiché i difetti di precisione delle tavole si ripercuotono pesantemente sulla qualità del lavoro. Quando si taglia una cornice se si ha un errore nel taglio i difetti si sommano e dopo l'ultimo taglio sarà impossibile chiudere la cornice con precisione senza antiestetiche stuccatore, si dice in gergo che una cornice “ride”.

Lo snodo garantisce la rigidità con la quale la lama scende sul pezzo da tagliare: una flessione anche leggera dello snodo comporterà uno svirgolamento che impedirà un taglio perpendicolare. Una troncatrice come si deve ha uno snodo robusto costruito lavorando alluminio pieno con macchine CNC. Le macchine economiche hanno invece snodi in pressofusione di spessore assai sottile. Come si capisce se lo snodo è snodo è ben realizzato? Semplice! A macchina aperta, come se si volesse effettuare un taglio, tenete ben ferma con la mano sinistra la tavola della troncatrice mentre con la destra provate a spingere verso la lama con la mano destra posta sull’impugnatura, se si ha una flessione la macchina non sarà mai precisa.

Il fissaggio delle sponde è un particolare spesso trascurato ma da non sottovalutare. Alcune macchine hanno sponde non sostituibili ricavate nella fusione della tavola; un pezzo che rimanga bloccato durante il taglio potrebbe causarne la rottura e di conseguenza la sostituzione della macchina. Le sponde devono avere una sede precisa di alloggiamento. Posizioni registrabili sono tipiche delle macchine di basso prezzo e sono soggette a spostamenti che rendono la precisione impossibile.

Il pianetto superiore si muove tramite un sistema a molle su due colonnette, tipo delle macchine economiche, oppure su cremagliera, magari in acciaio, cosa assai più affidabile e comoda. La regolazione del pianetto è necessaria per eseguire tagli di refilatura: la lama in widia non deve sporgere oltre 2/3 mm dal pezzo che si deve tagliare, pena il rischio di rovinare le placchette.

Ultima parte sulla quale mettere attenzione è la guida del pianetto superiore, che deve potersi avvicinare fino a sfiorare il disco ed avere la rigidità necessaria da permettere la precisione della misura nel taglio. Minore sarà la flessione che si avrà sulla guida e maggiore sarà la precisione nel taglio dei particolari che dobbiamo realizzare.

Abbiamo volutamente tralasciato il tipo di motore come indicatore di qualità  vista la differenza di peso, almeno 2 chili, fra motore a spazzole e motore ad induzione. La decisione del tipo di motore da montare dipende dall’uso per il quale la macchina è progettata. Il motore ad induzione è pesante e posto sotto sforzo può perdere giri, ma è quasi impossibile da bruciare ed estremamente silenzioso. Quello a spazzole ha prestazioni esuberanti, è più leggero, ma se sottoposto a sforzi può bruciarsi con facilità e, cosa peggiore, è molto rumoroso.

Quindi a voi la scelta della troncatrice che fa per voi e buon lavoro! ;)